la mia storia

Sono Francesca Cavicchio, sono in continua evoluzione e in movimento, mi piace viaggiare, amo stare all'aria aperta e scoprire il mio posto all'interno dei diversi luoghi del mondo.

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Nasco e vivo i miei primi anni di vita nel verde canavese, vicino al lago di Viverone, in italia, in provincia di Torino, dove la mia famiglia ha le sue radici, radici che tutt'ora mi legano a questo posto.

 

Fin da piccola, una delle mie più grandi compagne di viaggio era la matita con cui copiavo i disegni dei fumetti.


Sempre da piccola convincevo i miei genitori a comprarmi i Topolino ed ero una di quelle bambine che a Babbo Natale chiedeva solo regali creativi come pennarelli, album da disegno, matite a colori, tempere e acquerelli, pennelli, tutto ciò che interessava la parte creativa del mio mondo era x me di grande interesse.

 

Poi si cresce e la fantasia inizia a ricoprire un ruolo diverso, ricordo ancora le prime domande esistenziali che mi venivano fatte alle scuole medie: che scuola vuoi fare da grande? era la domanda più frequente, a cui non sempre avevo una risposta specifica, perché il mio unico obiettivo era quello di disegnare. Crescendo, ho seguito questo impulso, che da subito era molto chiaro, frequentando un liceo sperimentale ad indirizzo artistico, e poi proseguendo gli studi presso il Politecnico di Torino con indirizzo di Design industriale. 

 

Dopo gli studi, come può succedere a tanti arriva la nebbia... le prime esigenze economiche di una vita adulta, mi spingono a cercare un lavoro che trovo subito con facilità, vicino a casa, in un ambiente giovane, svolgendo una mansione che mi veniva bene e senza grande sforzo. inizia quindi qui la mia vita da dipendente, con l'identificazione dei miei primi progetti di vita, trova un fidanzato, una casa... le classiche cose che fanno tutti.

 

Ma in tutto questo il disegno dov'è? Nel frattempo che gli anni passavano mi rendevo conto di aver iniziato un lavoro temporaneo, che col passare del tempo era diventato definitivo e che avevo in parte accantonato la mia passione.

 

La matita e i colori li ritrovavo sporadicamente durante alcune occasioni speciali, o quando qualche amico che mi conosceva davvero si rivolgeva a me per creare, una volta una locandina di un evento, un'altra una maglietta per una ricorrenza, un'altra ancora per decorare un carro di carnevale da sfoggiare durante la sfilata.

 

La mia vita stava trascorrendo apparentemente bene, un lavoro sicuro, a tempo indeterminato, con un buono stipendio, gli amici vicini, una casa in costruzione... insomma la classica vita perfetta che tutti sognano di raggiungere..... tutti tranne me. Come nelle migliori storie, ora ti racconto lo tsunami creativo che mi ha attraversata.

 

Ricordo ancora in modo nitido e chiaro il momento in cui, raccontando al telefono, delle mie passioni, ad una delle persone più importanti della mia vita, ho cercato di rispondere a questa domanda: ti senti realizzata in quello che fai? ti senti al posto giusto? pensi che il disegno di vita che ti sei fatta ti rispecchi?

 

La risposta è stata subito molto chiara dentro di me: dov'è la gomma? Posso cambiare il disegno? Posso avere un foglio bianco? Ho trovato il foglio bianco e ho iniziato a disegnare la mia nuova storia ambientata in un nuovo posto, con nuove persone e una nuova vita. Quindi mi licenzio, chiudo un capitolo della mia vita affettiva e compro un biglietto aereo di sola andata per un'isola.

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So quello che stai pensando ed è quello che in tanti, in quel periodo mi hanno detto: sei matta! hai perso la testa! ma sei sicura?

 

Quello è stato un periodo della mia vita molto veloce e molto incerto, nel quale sono successe molte cose, la sicurezze che avevo sono state spazzate via, ho riscoperto il disegno, mi sono avvicinata all'acqua, ho iniziato a surfare. Ho trovato tante cose, ma come spesso succede ne ho perse altre, nello specifico, la persona che mi ha cresciuta e con cui ho passato tutti i pomeriggi della mia infanzia... Nonna Gemma ed è proprio lei che ha liberato una parte di me sopita, lasciandoci una settimana prima del viaggio che avevo in programma.

 

Ti svelo già un piccolo segreto, Nonna Gemma continua a vivere in me, sulla mia pelle... ma di questo te ne parlerò più tardi.

 

Parto per il mio viaggio senza una destinazione precisa, destinazione che ho deciso di non cercare più, imparando a concepirmi come persona prima che come professionista o come donna con un ruolo specifico.

 

Mi crederai se ti dico che da quel momento non ho più svoltolo stesso lavoro per più di sei mesi?

M sono aperta a a diverse esperienze, negli ultimi anni ho gestito prima un noleggio di quad e poi un negozio di occhiali da sole a Lanzarote, rientrata in Italia mi sono occupata di business immobiliare e nel frattempo affiancavo alla mia passione per il disegno il mondo del body painting, un mondo con il quale ero entrata in contatto per caso anni prima e del quale mi ero innamorata per la sensazione che mi trasferiva.

 

Come avrai capito, ciò che mi fa emozionare e che mi fa sentire viva, sono le storie delle persone e come queste si traducono nelle scelte quotidiane.

 

Parlando di scelte, dopo anni in cui viaggiavo tra il Canavese e Ferrara, mi trovo a volermi mettere alla prova e decido di iscrivermi a gare nazionali e internazionali di body painting, fino ad arrivare poi dopo anni e km di pelle colorata, a gareggiare ai campionati mondiali e a vincerli nel 2021.

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La mia compagna di viaggio si era trasformata, da matita era diventata pennello, la mia storia d'amore con il tratto e il colore continuava, ma c'era una variabile in più, non disegnavo più su oggetti inanimati ma sulle persone. Ed è così che arrivo a raccontarti cosa faccio oggi, non ho lasciato nè la matita nè il pennello ma ho affiancato la penna digitale e gli aghi, diventando finalmente quello che sono e che faccio oggi lavoro sulla pelle delle persone .

 

Attraverso le immagini e i loro significati aiuto le persone a scoprire le loro emozioni, ad allineare l'interiore con l'esteriore e comunicare le loro storie, celebrando i propri momenti di cambiamento fermandoli sulla pelle.

 

Ecco chi sono

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